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A 28 anni Enzo Catellani lascia l'attività di parrucchiere che aveva in via Ghislanzoni, a Bergamo. Voleva provare un'altra strada e prende in gestione il negozio di lampade "Aladino". Lo trasforma in "Punto Luce", ma gli affari col tempo non vanno bene e inizia, un po' per far quadrare i conti e un po' per stanchezza della gestione commerciale e dei suoi dogmi di profitto, a creare lampade sue.
Ecco allora che il sottoscala del negozio, usato come centro per le riparazioni, si trasforma in laboratorio creativo e nasce così il primo Turciù. Il design della lampada viene notata da distributori di Düsseldorf che la portano a Francoforte in fiera, ha successo e vengono chiesti 1.400 esemplari.
Così nel 1989 Enzo Catellani si reinventa artigiano, con ironia, lasciando l'attività del negozio, ceduta al fratello Roberto a metà degli anni Novanta. Tra i nomi altisonanti del design dell'illuminotecnica, con un suo amico si inventa il marchio Catellani&Smith dove Catellani è il semplice artigiano e Logan Smith, il suo cavallo, è l'architetto.
Poi è arrivato il Fil de Fer, e quel design è preso d’assalto dagli imitatori, e forse qui ne ha risentito parecchio in quanto questa lampada è quella che sente più sua.
Nasce da un gesto di intuito, con un aneddoto curioso che pochi conoscono: un architetto gli commissionò una lampada. Pensò a un cielo stellato e inizio' a lavorare il filo di ferro in cui applicò numerosi punti luce.
Quel groviglio luminoso non sortì l’interesse del committente e nel Duemila, dopo mesi, lo propose al Fuori Salone di Milano con altre creazioni che lanciò in edizione limitata. Verrà poi messa in commercio, divenendo l’icona più rappresentativa di Catellani & Smith.
Vi aspettiamo in negozio per la PROMOZIONE!